Anello 02 Faltona
- Created: 27 Novembre 2023 23:39
- Updated: 10 Gennaio 2024 16:21
- Distance 4 km
- Time 1 h 6 min
- Speed 4.0 km/h
- Min altitude 0 m
- Peak 0 m
- Climb 251 m
- Descent 253 m
- Distance Instructions
ANELLO 02 (FALTONA)
Lunghezza: 4,5 km
Direzionalità: anello
Modalità di percorrenza: a piedi, bike, cavallo
Salita totale: 251 m
Descrizione: il percorso ad anello è di media difficoltà, adatto a principianti ed anche alle famiglie (non con il passeggino e bambini almeno di 8/10 anni). Parte e termina dal parco giochi che si trova nell’area pubblica dietro il bar. Lasciando il parco giochi si segue via della Repubblica, lasciandosi sulla destra gli antichi lavatoi per poi prendere a sx via Nuova . Si prosegue su asfalto fino al Cimitero e di lì si raggiunge la frazione di Castelnuovo dove si aprono meravigliosi panorami sul Casentino e sul Sacro monte di La Verna. Si entra nel borgo di Castelnuovo e seguendo le indicazioni, in breve, si esce da quella che era una delle antiche porte del borgo fortificato per poi, nei pressi di un seccatoio, girare a sinistra e prendere una pista a fondo naturale in discesa. Si segue la pista che rappresentava la vecchia Via che portava a La Villa passando da meravigliosi boschi di castagni (alcuni dei quali centenari ). Si raggiunge così la strada asfaltata, si gira a sinistra e fatti 200 metri si raggiunge la piccola frazione di “La Villa” che attraverseremo per poi risalire in direzione Faltona. Seguendo l’asfalto arriviamo ad un bivio ove seguiremo le indicazioni per Ortaglia, superate un gruppo di case si segue un sentiero che ci porta ad un bivio. Qui si gira a destra per risalire lungo uno dei più bei antichi selciati meglio conservati di tutto il Casentino (al bivio è consigliato fare una piccola deviazione di poche decine di metri per andare a vedere il famoso “Ponte di Annibale” - ). Lasciato il selciato si rientra sull’asfalto e arrivati sotto il borgo di Faltona si prende lo stradello in pietra che entra dalla parte sud del borgo, lo si segue per attraversare in lunghezza l’intero abitato passando davanti alla Chiesa dei Santi Lorentino e Pergentino. Lasciata la chiesa a breve ritorneremo al punto di partenza.
Cosa si può vedere:
La corte di Faltona (già Castelvecchio) è rammentata in un diploma dell’imperatore Federigo I, dato in Lodi li 25 giugno 1161, a favore della badia di Capolona, cui fra le altre possessioni conferì, o confermò in dono curtem de Faltona cum omnibus suis pertinentiis. Il castello di Faltona fu anche fra gli antichi possessi degli Ubertini di Castel Focognano. Il comunello di Faltona restò unito al territorio comunitativo di Castel Focognano sino all’istituzione moderna della Comunità di Talla, cui venne aggregato. La chiesa parrocchiale di Faltona, già filiale della pieve di Socana, fu eretta in pievanìa dal vescovo di Arezzo con decreto del dì 25 maggio 1757. (fonte Repetti).
Castelnuovo più recente rispetto alla fortificazione di Faltona fu dominio degli Ubertini di Castel Focognano. Nel 1425 Niccolò Piccinino, appena ebbe abbandonato il servigio dei Fiorentini per quello del duca di Milano, si condusse nel territorio d’Arezzo e in pochi dì prese Pontenano e il vicino Castel Nuovo.
ANELLO 02 (FALTONA)
Lunghezza: 4,5 km
Direzionalità: anello
Modalità di percorrenza: a piedi, bike, cavallo
Salita totale: 251 m
Descrizione: il percorso ad anello è di media difficoltà, adatto a principianti ed anche alle famiglie (non con il passeggino e bambini almeno di 8/10 anni). Parte e termina dal parco giochi che si trova nell’area pubblica dietro il bar. Lasciando il parco giochi si segue via della Repubblica, lasciandosi sulla destra gli antichi lavatoi per poi prendere a sx via Nuova . Si prosegue su asfalto fino al Cimitero e di lì si raggiunge la frazione di Castelnuovo dove si aprono meravigliosi panorami sul Casentino e sul Sacro monte di La Verna. Si entra nel borgo di Castelnuovo e seguendo le indicazioni, in breve, si esce da quella che era una delle antiche porte del borgo fortificato per poi, nei pressi di un seccatoio, girare a sinistra e prendere una pista a fondo naturale in discesa. Si segue la pista che rappresentava la vecchia Via che portava a La Villa passando da meravigliosi boschi di castagni (alcuni dei quali centenari ). Si raggiunge così la strada asfaltata, si gira a sinistra e fatti 200 metri si raggiunge la piccola frazione di “La Villa” che attraverseremo per poi risalire in direzione Faltona. Seguendo l’asfalto arriviamo ad un bivio ove seguiremo le indicazioni per Ortaglia, superate un gruppo di case si segue un sentiero che ci porta ad un bivio. Qui si gira a destra per risalire lungo uno dei più bei antichi selciati meglio conservati di tutto il Casentino (al bivio è consigliato fare una piccola deviazione di poche decine di metri per andare a vedere il famoso “Ponte di Annibale” – ). Lasciato il selciato si rientra sull’asfalto e arrivati sotto il borgo di Faltona si prende lo stradello in pietra che entra dalla parte sud del borgo, lo si segue per attraversare in lunghezza l’intero abitato passando davanti alla Chiesa dei Santi Lorentino e Pergentino. Lasciata la chiesa a breve ritorneremo al punto di partenza.
Cosa si può vedere:
La corte di Faltona (già Castelvecchio) è rammentata in un diploma dell’imperatore Federigo I, dato in Lodi li 25 giugno 1161, a favore della badia di Capolona, cui fra le altre possessioni conferì, o confermò in dono curtem de Faltona cum omnibus suis pertinentiis. Il castello di Faltona fu anche fra gli antichi possessi degli Ubertini di Castel Focognano. Il comunello di Faltona restò unito al territorio comunitativo di Castel Focognano sino all’istituzione moderna della Comunità di Talla, cui venne aggregato. La chiesa parrocchiale di Faltona, già filiale della pieve di Socana, fu eretta in pievanìa dal vescovo di Arezzo con decreto del dì 25 maggio 1757. (fonte Repetti).
Castelnuovo più recente rispetto alla fortificazione di Faltona fu dominio degli Ubertini di Castel Focognano. Nel 1425 Niccolò Piccinino, appena ebbe abbandonato il servigio dei Fiorentini per quello del duca di Milano, si condusse nel territorio d’Arezzo e in pochi dì prese Pontenano e il vicino Castel Nuovo.
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