Gran tour

  • Author: pangea
  • Created: 27 Novembre 2023 23:45
  • Updated: 10 Gennaio 2024 16:23
Route type: bici, cavallo, trekking
Difficulty grade: medio
  • Distance 30 km
  • Time 7 h 31 min
  • Speed 4.0 km/h
  • Min altitude 0 m
  • Peak 0 m
  • Climb 1305 m
  • Descent 1305 m

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  • Distance Instructions
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GRAN TOUR
Lunghezza: 29,9 km
Direzionalità: anello
Modalità di percorrenza: a piedi, bike, cavallo
Salita totale: 1380 m

Descrizione
Il percorso Gran Tour è un grande anello che copre quasi la totalità del territorio del Comune di Talla, andando a toccare alcuni dei luoghi più suggestivi del suo territorio e, per la quasi totalità (circa il 95%), è a fondo naturale. Si parte da Talla e dopo una visita alla chiesa di San Niccolò, che presenta della pregevoli tele del XVII e XVIII sec, si esce dalla chiesa e ci si mantiene sulla destra per passare davanti al bar e proseguire per “via di Mezzo” fino ad arrivare a piazza Landi ove al centro è collocato il monumento a Guido Monaco (si consiglia di fare una visita alla casa di Guido Monaco che si trova alla Castellaccia, su prenotazione al 333 9834213). Alla piazza si gira a sx e si prende la strada che conduce a San Giustino, si passa il torrente Talla, e superato il Comune (ex scuole elementari) si gira ancora a sx e dopo il ponte sul torrente Lavanzone subito a destra per Bicciano. Si prosegue e, lasciato il parco delle feste sulla dx, si esce dal paese fino a raggiungere il cartello del caesificio, fatti ancora 50 metri si prende la strada sterrata che scende sulla destra (direzione Le Ghieie).

Si fanno 400 metri circa e si gira a sinistra (nei pressi del bivio della Fattoria il Ginepro, dove è presente anche una fonte con acqua potabile vicino al parcheggio del maneggio) per prendere un sentiero che sale nel bosco di querce (siamo sul vecchio Via che da Talla portava a Bicciano). Si continua a salire e giunti alla strada asfaltata si gira a destra su e si prosegue fino a seguire i cartelli per Ghecena che raggiungeremo a breve con una strada sterrata sempre in salita. Lasciato lo splendido gruppo di case di Gechena (toponimo che ricorda passati etruschi) si arriva a breve al piccolo borgo di Bicciano. Attraversato il borgo, vista la chiesetta e i suoi meravigliosi vicoli in pietra, fatta provvista di acqua, si esce dal paese e si mantiene la sinistra prima e poi la destra per seguire i cartelli ufficiali che ci fanno seguire la strada asfaltata fino al bivio in loc. San Lorenzo. Si lascia l’asfalto e si gira a destra per salire lungo una comoda pista in terra battuta, talvolta inghiaiata, che ci porta fino al crinale in loc. Spedale, che fu un tempo un ‘importante luogo di ristoro per i viandanti/pellegrini e oggi è una pregevole casa/vacanze.

Fatte le dovute foto al luogo e al panorama sulla piana di Arezzo, si prosegue sulla destra e sul crinale tra sali e scendi, parti sassose e talvolta infangate, (attenzione alla stagione piovosa e ai bivi!), fino ad arrivare al Passo della Crocina, uno dei luoghi storici della Transumanza in quanto da qui passavano le greggi per arrivare e tornare dalla Maremma. Al Passo della Crocina parte/arriva il percorso “La Via dei Ponti Antichi, con il quale è possibile accorciare il Gran Tour. Si continua sempre su crinale, superata una sbarra, un cippo caduti, e stando attenti ai numerosi bivi che si troveranno, si arriva ad incrociare la strada asfaltata che porta a Pontenano. Attraversata la strada si continua sulla via di crinale (segnata dal CAI 00) che ad un certo punto si allarga a strada forestale, talvolta con notevoli dislivelli.

Si raggiunge così loc. Il Varco, lasceremo il sentiero di crinale, per prendere sulla destra una strada sterrata con le indicazioni per Badia Santa Trinità che raggiungeremo in 3 km circa. Superato il campeggio dello Squarto si continua a scendere seguendo comodamente la strada forestale inghiaiata fino ad arrivare ai ruderi della splendida e suggestiva Badia di Santa Trinita in Alpe. Fatte le dovute foto, immaginando anche un tempo passato quando la Badia fu per uno dei luoghi di riferimento per viandanti, camminatori e pellegrini di questa parte del massiccio del Pratomagno. Riforniti di acqua alla fonte si seguono i cartelli per il Gran Tour (volendo si può accorciare il Gran Tour prendendo il percorso che porta a Talla passando da Capraia). Si continua lungo un sentiero in salita fino a raggiungere il crinale al poggio la Forca e da qui di gira a destra per seguire la strada forestale. Si arriva a breve ad un tabernacolo dedicato alla Madonna nel luogo leggendario legato alla terracotta policroma della Madonna con Bambino che si trova a Capraia (quando arriverete sul luogo capirete leggendo tutta la storia!).

Si continua seguendo la pista forestale che dopo numerosi bivi comincia a scende per diventare asfalto poco prima di arrivare alla frazione di Castelnuovo. Fatta una breve visita al borgo fortificato di Castelnuovo (si gira in 10 minuti!), si continua su asfalto per arrivare a breve al borgo di Faltona (Castelvecchio), che lo attraverseremo nella sua lunghezza, seguendo via della Repubblica. Si arriva alla chiesa dei Santi Lorentino e Pergentino e si continua a scendere per le viuzze in pietra del borgo fino ad uscire dal paese e seguire le indicazioni per il Ponte di Annibale.

La strada da asfaltata diventa a fondo naturale prima, e scendendo ancora, ci si trova a camminare su uno dei più belli e antichi selciati meglio conservati di tutto il Casentino. Dopo una curva a destra e poi a sinistra si raggiungono i ruderi del maestoso ponte di Annibale, che ricordano (come altri ponti nel territorio) un probabile passaggio da queste parti dell’antico condottiero cartaginese in direzione verso Roma, ma che è sicuramente posteriore come data di costruzione. Lasciato il Ponte si prosegue su uno stradello a fondo Naturale fino ad arrivare ad un meraviglioso tabernacolo dedicato alla Madonna. Si prosegue scendendo nel bosco fino ad arrivare ad un bivio su strada sterrata, si gira a destra per salire fino a “Casa il Raggio”, si aggira la casa e si comincia a scendere lungo un sentiero e fatte un paio di curve diventa pista forestale. Si segue la pista che rappresenta l’antica via di comunicazione tra Talla e Faltona, tra piccoli Sali e scendi, attraverso un bellissimo castagneto, fino a raggiungere la strada sterrata proprio sopra il paese di Talla. Si continua a scendere per via Giuseppe Verdi e si arriva direttamente in piazza Landi.

GRAN TOUR
Lunghezza: 29,9 km
Direzionalità: anello
Modalità di percorrenza: a piedi, bike, cavallo
Salita totale: 1380 m

Descrizione
Il percorso Gran Tour è un grande anello che copre quasi la totalità del territorio del Comune di Talla, andando a toccare alcuni dei luoghi più suggestivi del suo territorio e, per la quasi totalità (circa il 95%), è a fondo naturale. Si parte da Talla e dopo una visita alla chiesa di San Niccolò, che presenta della pregevoli tele del XVII e XVIII sec, si esce dalla chiesa e ci si mantiene sulla destra per passare davanti al bar e proseguire per “via di Mezzo” fino ad arrivare a piazza Landi ove al centro è collocato il monumento a Guido Monaco (si consiglia di fare una visita alla casa di Guido Monaco che si trova alla Castellaccia, su prenotazione al 333 9834213). Alla piazza si gira a sx e si prende la strada che conduce a San Giustino, si passa il torrente Talla, e superato il Comune (ex scuole elementari) si gira ancora a sx e dopo il ponte sul torrente Lavanzone subito a destra per Bicciano. Si prosegue e, lasciato il parco delle feste sulla dx, si esce dal paese fino a raggiungere il cartello del caesificio, fatti ancora 50 metri si prende la strada sterrata che scende sulla destra (direzione Le Ghieie).

Si fanno 400 metri circa e si gira a sinistra (nei pressi del bivio della Fattoria il Ginepro, dove è presente anche una fonte con acqua potabile vicino al parcheggio del maneggio) per prendere un sentiero che sale nel bosco di querce (siamo sul vecchio Via che da Talla portava a Bicciano). Si continua a salire e giunti alla strada asfaltata si gira a destra su e si prosegue fino a seguire i cartelli per Ghecena che raggiungeremo a breve con una strada sterrata sempre in salita. Lasciato lo splendido gruppo di case di Gechena (toponimo che ricorda passati etruschi) si arriva a breve al piccolo borgo di Bicciano. Attraversato il borgo, vista la chiesetta e i suoi meravigliosi vicoli in pietra, fatta provvista di acqua, si esce dal paese e si mantiene la sinistra prima e poi la destra per seguire i cartelli ufficiali che ci fanno seguire la strada asfaltata fino al bivio in loc. San Lorenzo. Si lascia l’asfalto e si gira a destra per salire lungo una comoda pista in terra battuta, talvolta inghiaiata, che ci porta fino al crinale in loc. Spedale, che fu un tempo un ‘importante luogo di ristoro per i viandanti/pellegrini e oggi è una pregevole casa/vacanze.

Fatte le dovute foto al luogo e al panorama sulla piana di Arezzo, si prosegue sulla destra e sul crinale tra sali e scendi, parti sassose e talvolta infangate, (attenzione alla stagione piovosa e ai bivi!), fino ad arrivare al Passo della Crocina, uno dei luoghi storici della Transumanza in quanto da qui passavano le greggi per arrivare e tornare dalla Maremma. Al Passo della Crocina parte/arriva il percorso “La Via dei Ponti Antichi, con il quale è possibile accorciare il Gran Tour. Si continua sempre su crinale, superata una sbarra, un cippo caduti, e stando attenti ai numerosi bivi che si troveranno, si arriva ad incrociare la strada asfaltata che porta a Pontenano. Attraversata la strada si continua sulla via di crinale (segnata dal CAI 00) che ad un certo punto si allarga a strada forestale, talvolta con notevoli dislivelli.

Si raggiunge così loc. Il Varco, lasceremo il sentiero di crinale, per prendere sulla destra una strada sterrata con le indicazioni per Badia Santa Trinità che raggiungeremo in 3 km circa. Superato il campeggio dello Squarto si continua a scendere seguendo comodamente la strada forestale inghiaiata fino ad arrivare ai ruderi della splendida e suggestiva Badia di Santa Trinita in Alpe. Fatte le dovute foto, immaginando anche un tempo passato quando la Badia fu per uno dei luoghi di riferimento per viandanti, camminatori e pellegrini di questa parte del massiccio del Pratomagno. Riforniti di acqua alla fonte si seguono i cartelli per il Gran Tour (volendo si può accorciare il Gran Tour prendendo il percorso che porta a Talla passando da Capraia). Si continua lungo un sentiero in salita fino a raggiungere il crinale al poggio la Forca e da qui di gira a destra per seguire la strada forestale. Si arriva a breve ad un tabernacolo dedicato alla Madonna nel luogo leggendario legato alla terracotta policroma della Madonna con Bambino che si trova a Capraia (quando arriverete sul luogo capirete leggendo tutta la storia!).

Si continua seguendo la pista forestale che dopo numerosi bivi comincia a scende per diventare asfalto poco prima di arrivare alla frazione di Castelnuovo. Fatta una breve visita al borgo fortificato di Castelnuovo (si gira in 10 minuti!), si continua su asfalto per arrivare a breve al borgo di Faltona (Castelvecchio), che lo attraverseremo nella sua lunghezza, seguendo via della Repubblica. Si arriva alla chiesa dei Santi Lorentino e Pergentino e si continua a scendere per le viuzze in pietra del borgo fino ad uscire dal paese e seguire le indicazioni per il Ponte di Annibale.

La strada da asfaltata diventa a fondo naturale prima, e scendendo ancora, ci si trova a camminare su uno dei più belli e antichi selciati meglio conservati di tutto il Casentino. Dopo una curva a destra e poi a sinistra si raggiungono i ruderi del maestoso ponte di Annibale, che ricordano (come altri ponti nel territorio) un probabile passaggio da queste parti dell’antico condottiero cartaginese in direzione verso Roma, ma che è sicuramente posteriore come data di costruzione. Lasciato il Ponte si prosegue su uno stradello a fondo Naturale fino ad arrivare ad un meraviglioso tabernacolo dedicato alla Madonna. Si prosegue scendendo nel bosco fino ad arrivare ad un bivio su strada sterrata, si gira a destra per salire fino a “Casa il Raggio”, si aggira la casa e si comincia a scendere lungo un sentiero e fatte un paio di curve diventa pista forestale. Si segue la pista che rappresenta l’antica via di comunicazione tra Talla e Faltona, tra piccoli Sali e scendi, attraverso un bellissimo castagneto, fino a raggiungere la strada sterrata proprio sopra il paese di Talla. Si continua a scendere per via Giuseppe Verdi e si arriva direttamente in piazza Landi.

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